Uomini e cassonetti
Il progetto, sviluppato dall’autore e da altri 29 cittadini bolognesi ha proposto, nel rapporto quotidiano con ciò che il singolo butta, le problematiche più complesse del rifiuto, dell'abbandono ma anche quelle della differenziazione, del ritrovare, portando alla luce, tramite un percorso comune il significato più profondo del gesto in sé.
30 persone rappresentative del microcosmo bolognese si sono messe in gioco, mostrandosi e dimostrandosi in ciò che c’è di intimo nel gesto di scegliere se buttare o trovare e – in ogni caso – “cosa” trovare o buttare. Ciò che si ama o ciò che si odia, ciò che non abbiamo mai avuto o ciò di cui sentiamo il peso… ma sempre con l’acuta percezione che il “gioco” è serio, perché si parla – dopo tutto – di quel che noi pensiamo della nostra vita.
Tutto ciò è diventato una mostra di fotografia ed un sito web che potete consultare qui